Monday 10 March 2014

Le FAQ degli inglesi


Ciao, people!
Sto leggendo un libro di un giornalista inglese chiamato "the dark heart of Italy". Ovviamente la copertina è un tricolore con immagini di calcio, una statua che regge una croce e il nostro bellissimo SILVIO.
Devo dire che certe volte è divertente scoprire in che modo gli stranieri ci vedano. Ad esempio, in questo libro, Tobias Jones (che è stato veramente in Italia e che ancora ci vive) racconta il primo impatto con il Belpaese. Questo mi ha fatto pensare alle cose che mi sono sentita dire più spesso in Inghilterra:
1)"L'italiano è così bello"
Ciò che tutti trovano divertente ed affascinante, per prima cosa, è la lingua. L'italiano suona, alle orecchie degli stranieri, come una canzone. Spesso mi sono ritrovata a borbottare tra me e me qualche insulto nei confronti di qualcuno e mi sono sentita dire "L'italiano è una lingua così bella!"... se solo sapessero cosa dico!
Comunque, quando parliamo, gli inglesi, pur non capendo nulla, rimangono rapiti, come se stessimo lanciando su di loro un incantesimo.
2)"Come hai imparato l'inglese?"
Devo dire che è piacevole stupire i britannici aprendo bocca e non avendo uno spiccato accento italiano ma, quando mi chiedono come io abbia imparato l'inglese, non ho mai una risposta affascinante. Il mio inglese da un punto di vista grammaticale è PESSIMO. Non ho mai studiato la grammatica e non ho mai voluto impararla. E' un problema che ho con tutte le lingue. Io ho imparato quel po' di British English con la televisione, la radio e, soprattutto Benedict Cumberbatch.
3) "Ma i tuoi genitori parlano inglese?"
La cosa che spesso non risulta chiara agli stranieri è se e in che quantità si parli inglese in Italia. Sfatiamo il mito. Noi non parliamo inglese. Noi ci proviamo. Se non ne siamo capaci, però, usiamo ciò che Madre Natura ci ha dato: il corpo. 
Esempio:
"Excuse me, where is the Coliseum?"
"Chevvoi? ai dont spic inglisch"
"Colosseo?"
"ooooh. Er colosseo. Allora, vai là (Indica), giri là (movimento di braccio) e poi te lo trovi di fronte (gesto per di fronte)"
I miei genitori parlano inglese, lo ammetto. Mio padre parla, senza vergogna e riesce sempre a farsi capire nonostante suoni come Super Mario (it's-a me, Luciano!) e mia madre, nonostante abbia una pronuncia migliore, si vergogna di aprire bocca davanti agli inglesi a meno che non sia assolutamente necessario.
4) "Roma è bella, ma preferisco Milano"
Questo è ciò che mi sono sentita dire più e più volte. Ovviamente, le persone che me lo hanno detto adesso non hanno più facoltà intellettive perché gliele ho date di santa ragione con un piede di porco.
Parliamoci chiaro. Di tutte le città italiane che potete paragonare a Roma, non ditemi Milano.
5) "Hai votato Silvio Berlusconi?"
NO, NO, NO E POI NO! Ok. Devo anche ammettere che da quando ho il diritto di voto di elezioni ne abbiamo fatte davvero poche, vedi gli ultimi tre governi.
6) "non ti manca casa?"
Questa forse è la domanda più difficile a cui rispondere. In alcuni momenti mi sento londinese al 100%, ma nell'ultimo periodo, dopo aver realizzato che sono troppo povera per tornare, casa sembra quel luogo irraggiungibile dove sento quasi il bisogno di andare.


2 comments:

  1. ai spic inglisc veri uel
    saigned
    Super Mario

    ReplyDelete
  2. uot a perfect inglisc, ser!
    Devi ammettere che un po' super Mario sei... Però ti fai capire!

    ReplyDelete