Monday 7 July 2014

Tiriamo le somme

Giunti alla fine di quasi un anno di vita a Londra, ho pensato potesse essere cosa buona e giusta tirare le somme e analizzare in maniera semi-razionale i mesi passati qui.
Tanto per cominciare, il trasferimento non è stato semplice come me lo aspettavo e, spesso, lo stress mi ha giocato brutti scherzi.
Però, in qualche modo, i primi mesi sono passati in maniera quasi del tutto indolore, cambiandomi e facendomi crescere e diventare la persona che ora sono.
Durante il percorso, ovviamente, tante cose sono cambiate... a partire da me. Dopo questi 10 mesi posso affermare di essere più matura, più fiduciosa e con qualche insicurezza in meno. Una città come Londra ti cambia, ti fa crescere, ti fa sbattere la testa contro la dura realtà delle cose.
Non è solo la città a farlo, però.
Gran parte della nostra vita non è vissuta in solitaria, fortunatamente. Ci sono gli amici.
Sono loro che devo ringraziare ripetutamente, soprattutto perché magari ogni tanto non riesco ad esprimere faccia a faccia quello che sento dentro.
In questo post ringrazierò solo italiani perché... beh... perché sono le persone che mi sono state più vicine in generale. E sono le persone che mi sento di chiamare "amici".

“Un amico è colui al quale puoi rivelare i contenuti del tuo cuore, ogni grano e granello, sapendo che le mani piu’ gentili li passeranno al setaccio e che solo le cose di valore verrano conservate, tutto il resto verrà scartato con un soffio gentile” (proverbio arabo)

Federica: mia Minion ed ex-compagna di università che, in questi mesi, mi ha dato conferma del motivo per cui dai primi giorni di lezione abbiamo legato. Con le uscite a Liverpool Street (Dirty Dicks!) mi ha fatta sentire subito accettata in una città non mia (non ancora).

Valentina: mi ha spronata ad uscire, conoscere, farmi meno complessi e soprattutto ad accettare ciò che mi capita, sempre con un sorriso.

Silvia: compagna di università ma, soprattutto, di lamentele sugli inglesi e i loro strani modi di fare. Compagna di Trados e di disavventure. Siamo sempre riuscite a stemperare le difficoltà con una risata.

Francesca: una sorella perduta, siamo così simili e nel frattempo così diverse. I sabato pomeriggio a giocare a carte, le cattiverie dette insieme, le partite dell'Italia... futura flatmate?

Gloria: compagna di pallavolo ritrovata, abbiamo condiviso gioie e, soprattutto, DOLORI del campionato londinese. Mi ha su(o)pportata nelle mie lamentele panchinare.

Cristina: compagna di passeggiate e scorpacciate arabe. Sei milanese, ma possiamo lavorarci :p

Mayra: giunta da poco e già parte del mio cuore. Compagna di cene e chiacchiere sceme

Donatella: come LA Cri hai il difettuccio di essere milanese, ma mi hai dato tanto, tantissimo. E manchi davvero tanto. I nostri pomeriggi al parco a rincorrere Irene e Fiorella rimangono impressi nella mia memoria, mia Cotolètta.

Ora mi sento di dover ringraziare gli italiani, quelli in Italia, che hanno sopportato le mie assenze e i miei impegni in questo anno:

“Un amico lontano è a volte più vicino di qualcuno a portata di mano. E’ vero o no che la montagna ispira più reverenza e appare più chiara al viandante della valle che non all’abitante delle sue pendici ?” (Khalil Gibran)

Elena: che mi ha capita, confortata e mandata a quel paese quando serviva.

Michela: la mia cuppa, compagna di malattie mentali e innamoramenti londinesi.

Veronica: che ama Londra quasi quanto me e che ne parlerebbe per ore

Alessio: che si è sopportato anche le mie lamentele a Madrid dopo che gli ho pure portato la pioggia

Giggio: con cui ho condiviso (soprattutto su facebook) un sacco di cazzate, ma che pur non conoscendomi bene, mi è stato vicino per un brutto momento della mia permanenza

Andrea: ci siamo aiutati in un momento difficile. Ci sei da anni. E da settembre si ricomincia qui

Nicola&Das:mamma e papà adottivi, in Italia.

Gisella: che ora non è più in Italia ma che vedrò domani e a cui dirò quanto è importante che lei sia nella mia vita da ben 13 anni. (Dio,eravamo nane quando ci siamo conosciute.)

E se gli amici sono la famiglia che ti scegli, io mi sento in dovere di ringraziare, last but not least, la mia famiglia vera, quella di matti scocciati.: coloro che hanno reso tutto questo possibile, quelli che non hanno "mai" detto no ad una mia idea, che mi hanno supportata (economicamente e non) e aiutata sotto ogni aspetto. E' anche merito loro se io sono la persona che sono e, devo ammettere, che ogni tanto mi manca essere svegliata dalle loro voci angeliche... Ci vediamo presto!

“L’amicizia è uno dei sentimenti più belli da vivere perché dà ricchezza, emozioni, complicità e perché è assolutamente gratuita. Ad un tratto ci si vede, ci si sceglie, si costruisce una sorta di intimità; si puo’ camminare accanto e crescere insieme pur percorrendo strade differenti, pur essendo distanti, come noi due, centinaia di migliaia di chilometri.” (Susanna Tamaro)