Wednesday 28 January 2015

We don't need no education

Ciao gente!
Lo so, anche se non volete ammetterlo, vi sono mancata.
La mia vita procede alquanto freneticamente e poi quando manca l'ispirazione è inutile scrivere post insulsi (sì, ho appena detto che i miei altri post non sono insulsi).

L'argomento di oggi, come si potrà capire dal titolo, è l'istruzione.
Come nel nostro belpaese, l'istruzione pubblica inglese non è delle migliori e me ne sono accorta aiutando la  bimba a cui facevo da baby-sitter a fare i compiti.

Facendo le dovute distinzioni (ovvero imparare a leggere e a scrivere in inglese può risultare molto più complicato data l'apparente assenza di regole logiche di spelling), il sistema educativo inglese mi lascia alquanto basita.

Prima cosa, non scrivono le lettere nel nostro stesso modo.
Mi spiego: vi ricordate tutte quelle ore in cui la nostra maestra delle Elementari ci spiegava come scrivere nei diversi alfabeti? E come ci rompevano le scatole sulla differenza tra corsivo e stampatello?


Bene, dimenticatelo. Il modo in cui loro imparano a scrivere è un alfabeto che rimane, per noi, un miscuglio tra i due che conosciamo.

Andando avanti, sono rimasta scandalizzata dalla modalità in cui imparano le tabelline. Queste vengono affrontate in TRE ANNI. Ora, in tutta sincerità, io non ricordo come e quando ho imparato le tabelline ma, dopo aver chiesto conferma a mia madre, mi è stato confermato che le ho imparate in qualche mese e che le abbiamo affrontate con logica (prima le più facili (quella del due e del 5, per esempio) e poi quelle più stronze (vedi il MALEDETTISSIMO SETTE)).
Che abbiano paura di spaventarli troppo con i numeri?

Spostandoci ad argomenti più delicati, un inglese medio che abbia studiato nella scuola dell'obbligo pubblica è, in media, più ignorante di un italiano che si trova nella stessa situazione. 
Mentre noi siamo catapultati nel mondo della storia, della geografia e della storia dell'arte in ambito mondiale, loro si concentrano sui temi principali. Un ventenne che studia a UCL, ad esempio, non sa cosa significhi nella sua lingua la parola "scisma", probabilmente avrà studiato l'impero romano per sentito dire (INGRATI!!) e probabilmente penserà che Donatello, Leonardo, Raffaello e Michelangelo sono solo le quattro tartarughe ninja.

Dall'altra parte, invece, trovi le persone che per meriti non propri (ovvero i genitori C'HANNO LI SORDI) hanno avuto l'opportunità di studiare ad Eton o in chissà quale altro college cazzuto e sanno tutto di tutto e tutti, diventando alla fine persone con cui non puoi parlare di cose che non riguardino la politica attuale, come risolvere la questione energetica o quale ultima mostra stra-figa sono andati a vedere.

Ora, in tutta onestà, io non mi considero estremamente istruita, né mi considero un'ignorante patentata. Sono sempre stata propensa a studiare ciò che mi piace (so molto di più di storia che di filosofia, so molto più di italiano di quanto sappia di matematica) e non ne ho fatto segreto a nessuno, professori compresi.

L'istruzione in questo paese è elitaria. L'università costa un occhio della testa e non tutti possono permettersela (grazia mamma e papà), lo student loan te lo ripaghi in anni di duro lavoro e, una volta che hai una famiglia tutta tua, la tiritera ricomincia.

Come si può vivere in un paese dove non puoi permettere di mandare tuo figlio all'università?
Fosse vero che in Italia facciamo qualcosa meglio?

No comments:

Post a Comment